Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 in queste terre colpite dalla guerra, da una dura occupazione tedesca, con condizioni di vita sempre più difficili, si sviluppò un’intensa resistenza, armata e civile, che è valsa alla Provincia di Massa-Carrara la medaglia d’oro al valor militare e al Comune di Massa la medaglia d’oro al merito civile. In memoria, il Comune e l’Unione Europea questi sentieri ricostruirono.
Il “Gruppo Patrioti Apuani” nasce fra il giugno e luglio 1944 dalla riorganizzazione del movimento partigiano dopo l’eccidio di Forno del 13 giugno. Sparso sui monti dietro Massa, era comandato da Pietro Del Giudice, “Pietro”, nato a Montignoso nel 1914, frate domenicano in contatto con gli ambienti cristiano sociali di Livorno, uno dei primi organizzatori dell’antifascismo massese dopo l’8 settembre 1943. Parte importante degli stessi furono gli uomini che componevano la struttura nominata F3 (della quale Gino Briglia "Sergio" fu uno dei maggiori responsabili), che operava a ridosso del fronte, e rappresentava il gruppo di collegamento con gli alleati.
La formazione, che rifiutò sempre il commissario politico, fu strutturata militarmente per impegnarsi in una vera e propria guerra, con settori operativi, posti avanzati, linee di rincalzo. Sul piano militare, collaborò con gli alleati, ai quali forniva informazioni e dai quali riceveva rifornimenti. Faceva riferimento al Comitato di Liberazione Nazionale di Massa, caratterizzato da una forte influenza dei cattolici.
Del Giudice trattò, anche per nome e conto delle altre formazioni, patti di non belligeranza con i tedeschi, in un’ottica di presidio del territorio, e di protezione delle popolazioni civili, cercando anche di impedirne, nei limiti del possibile, lo sfollamento imposto dai tedeschi, e di assisterle nei bisogni primari.
Questo atteggiamento fu poi polemicamente qualificato e criticato come linea attendista e resistenza passiva. “Pietro” replicava che i colloqui con i Tedeschi significavano in pratica il riconoscimento, da parte di questi ultimi, del carattere militare dei partigiani, considerati non più alla stregua di “banditi”, ma di combattenti regolari.
I “Patrioti Apuani” riuscirono a superare due grandi rastrellamenti di fine agosto e dei primi di dicembre 1944, e a restare attivi fino alla Liberazione. Al momento della ripresa dell’offensiva alleata contro la Linea Gotica, il 5 aprile 1945, i “Patrioti Apuani” svolsero un ruolo di supporto - informazioni sulle posizioni del nemico, guida per i sentieri montani - alle truppe statunitensi, che non escluse combattimenti e scontri a fuoco con il nemico. Essi non furono i primi a entrare a Massa il 10 aprile, ma il loro ruolo nella liberazione della città fu comunque di rilievo.