Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 in queste terre colpite dalla guerra, da una dura occupazione tedesca, con condizioni di vita sempre più difficili, si sviluppò un’intensa resistenza, armata e civile, che è valsa alla Provincia di Massa-Carrara la medaglia d’oro al valor militare e al Comune di Massa la medaglia d’oro al merito civile. In memoria, il Comune e l’Unione Europea questi sentieri ricostruirono.
Altura strategica per il controllo del territorio apuano, sia riguardo alla fascia costiera, che alle vie di collegamento tra Massa e Carrara e all'ingresso della vallata del fiume Frigido, il Monte Brugiana rappresenta uno dei luoghi simbolo della Resistenza Apuana. Campo delle operazioni di diverse formazioni, della “Cartolari”, sul versante carrarese, della “Ceragioli”, sul versante delle Casette, e dei Patrioti Apuani, su quello massese, la Brugiana rappresentò sempre una spina nel fianco dell'esercito tedesco.
Soprattutto a partire dall'autunno 1944, quando i Patrioti Apuani sospendono le operazioni di guerriglia e si dispongono a tenere le posizioni, per poter passare l'inverno e prepararsi alla battaglia finale, il monte Brugiana dimostrerà fino in fondo la sua importanza per il controllo del territorio. Proprio in virtù della possibilità di controllare il passo della Foce, il varco più agevole e protetto verso il nord, avrebbe infatti facilitato l'avanzata dell'esercito alleato, senza obbligarlo a scoprirsi nell'attraversamento della fascia costiera, esposta al fuoco delle artiglierie tedesche di Punta Bianca.
Fu per questo che il Patrioti Apuani decisero di schierare qui il loro gruppo più agguerrito, affidandolo al comandante Vico e dotandolo del meglio dell'armamento disponibile, impedendo così in ogni momento l'accesso ai tedeschi, ed elevando, pur in mezzo a tante montagne più alte, la Brugiana a Monte della Resistenza Apuana. Non a caso infatti l'artista partigiano Mario Angelotti “Conte Giò”, decise di edificare il suo Parco della Resistenza, vero e proprio memoriale della battaglia contro il fascismo, in difesa della libertà e della dignità dell'uomo, lungo il fianco di questa montagna.
(Testo di Massimo Bertozzi)