Giuseppe Minuto

Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 in queste terre colpite dalla guerra, da una dura occupazione tedesca, con condizioni di vita sempre più difficili, si sviluppò un’intensa resistenza, armata e civile, che è valsa alla Provincia di Massa-Carrara la medaglia d’oro al valor militare e al Comune di Massa la medaglia d’oro al merito civile. In memoria, il Comune e l’Unione Europea questi sentieri ricostruirono.

[img_assist|nid=135|title=Giuseppe Minuto|desc=|link=popup|align=left|width=87|height=100]Giuseppe Minuto, giovane studente di 19 anni, apparteneva al “Gruppo Patrioti Apuani”. Nella notte del 31 luglio 1944 partecipò come volontario ad un’azione contro le carceri penali di Massa, in via Pellegrini. Scopo dell’azione, che era stata programmata con la complicità delle guardie di Pubblica Sicurezza di servizio al carcere e seguiva di pochi giorni un’altra analoga, svoltasi senza difficoltà, era recuperare del materiale utile ai partigiani.

 

I partigiani, una ventina di uomini appartenenti a vari distaccamenti, si trovarono ad affrontare una reazione imprevista degli uomini di guardia appostati sul camminamento interno delle mura del carcere, probabilmente militi fascisti, che li accolsero a colpi di bomba a mano. Colpito in pieno da una bomba, Giuseppe Minuto muorì sul colpo. Il suo corpo fu recuperato dai famigliari il giorno successivo. E’ stato insignito della medaglia d’argento al valor militare alla memoria.

Primavera 1945, Palazzo Ducale, Massa: un alto ufficiale americano consegna la Bronz Star al padre di Giuseppe Minuto. Sulla destra si riconosce Pietro Del Giudice